martedì 12 maggio 2020

STEP#12-NEL PENSIERO MEDIEVALE E MODERNO

Nel Pensiero Medievale
Si credeva che il creato fosse voluto da Dio, che Egli avesse dato un ordine divino al creato, perfetto e immutabile: è assente l'idea della trasformazione. La mentalità era quindi che fosse tutto sempre uguale: il mondo viene considerato una realtà statica, che non si modifica.



Nel Pensiero Moderno
Tra XVI e XVII secolo cambiò profondamente il modo di affrontare la conoscenza del mondo naturale. Le scoperte astronomiche, mediche, fisiche e le innovazioni del metodo filosofico si collegarono a uno spirito nuovo che scalzò la dogmatica scolastica in nome del metodo sperimentale e della libera e autonoma ricerca, del progresso della conoscenza, con straordinarie implicazioni culturali, religiose e tecnologiche. L'avvio è possibile rintracciarlo nella rivoluzione copernicana che scosse profondamente la cultura europea e influenzò nel XVII sec. il pensiero di Galileo Galilei, di Newton e di Keplero. Copernico (1473-1543), nel suo De revolutionibus orbium coelestium, espose la teoria eliocentrica secondo la quale la terra e i pianeti si muovono attorno al sole.  Keplero (1571-1630) studiò le orbite planetarie e diffuse la conoscenza delle leggi del moto dei pianeti. Successivamente  Newton (1642-1727),  rivoluzionò la scienza moderna con la scoperta delle leggi della gravitazione universale. Il belga Andrea Vesalio, grazie alle ricerche anatomiche svolte sui cadaveri dei soldati, mise in discussione alcuni principi stabiliti a priori dal modello aristotelico e li sostituì con l'osservazione anatomica della figura umana. Furono poste le basi della clinica (ovvero lo studio della malattia al letto del malato) e dello studio dell'anatomia patologica.




fonti: http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/storia/L-et--moderna/La-rivoluzione-scientifica-e-l-evoluzione-del-pensiero-politico/La-rivoluzione-scientifica.html

Riflessione
Il Medioevo e l'età Moderna sono caratterizzati da una differrenza di entropia.
Secondo la concezione del pensiero medievale in cui l'intero creato era stato costruito da Dio per l'uomo, aveva senso il sistema tolemaico o geocentrico che poneva appunto l'uomo al centro dell'universo. La chiesa fece proprie le teorie di Aristotele facendole diventare verità assolute che nessuno poteva mettere in discussione.
A questo periodo storico io attribuisco una bassa Entropia, successivamente sarà più chiaro il motivo.
Con Copernico si inizia a dubitare della veridicità delle teorie Aristoteliche, e con Galileo, Keplero, Newton, Bacone e molti altri si arriva ad una vera e propria rivoluzione.
Ciò che è stato vero per centinaia e centinaia di anni, ora viene messo in discussione.
Tutta la concezione del mondo che aveva la maggior parte delle persone in quegli anni viene stravolta.
A questo periodo storico, all'età Moderna caratterizzata dalla fondamentale Rivoluzione Scientifica io attribuisco un alta Entropia.
Il motivo di questa distinzione è il pensiero.
Nel Medioevo, le leggi che governavano il cosmo e il mondo difficilmente venivano messe in discussione, l'idea era che non ci fossero trasformazioni o  modifiche  all'interno di un creato immutabile, siamo perciò in presenta di un pensiero unico che veniva accettato da tutti.
Il Medioevo è stato un periodo di congelamento sotto il punto di vista del pensiero umano, e di conseguenza vi intravedo ordine, ecco perché gli associo una bassa entropia.
Nell'età Moderna si mette in discussione tutte le verità che hanno caratterizzato il periodo precedente, si cerca la verità.
Se paragoniamo il nostro cervello ad una pentola al cui interno vi è liquido o un gas, posizionando una fiamma al di sotto di esso( la fiamma rappresenterebbe la ricerca, il voler trovare la verità)  si noterà un aumento del movimento delle molecole-neuroni e perciò un aumento del disordine all'interno del sistema  pentola-cervello; l'entropia aumenta.
La ricerca della verità porta ad un aumento dell'entropia


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