domenica 17 maggio 2020

STEP#15-I LIMITI DELLO SVILUPPO

Il Moto Perpetuo

Con moto perpetuo si intende un regime di funzionamento di una macchina in cui viene creata energia in contraddizione con i principi della termodinamica.
Secondo la definizione di Max Planck:
«È impossibile ottenere il moto perpetuo per via meccanica, termica, chimica, o qualsiasi altro metodo, ossia è impossibile costruire un motore che lavori continuamente e produca dal nulla lavoro o energia cinetica»

Vi sono due generi di moto perpetuo, chiamati rispettivamente di prima e di seconda specie a seconda che la loro realizzazione violi il primo e il secondo principio della termodinamica o solamente il secondo. Noi qui tratteremmo il moto perpetuo di seconda specie perché questo chiama in ballo il secondo principio della termodinamica ovvero l'entropia.

Seconda specie
Dispositivi di questo tipo dovrebbero essere in grado di convertire interamente il calore estratto da una sola sorgente a temperatura costante in lavoro. Ciò è in violazione del secondo principio della termodinamica: un esempio di macchina a moto perpetuo di seconda specie è una nave capace di avanzare sottraendo calore all'acqua del mare e trasformando quel calore in energia cinetica, senza cederne una parte ad una sorgente più fredda dell'acqua di mare. Il primo principio della termodinamica sarebbe rispettato da questa macchina termica a rendimento unitario.
L'impossibilità di realizzare il moto perpetuo di seconda specie significa purtroppo che dell'immensa quantità di calore fornita dal Sole ed accumulata dalla Terra nelle acque dei mari e dei suolo solo una piccola parte può essere trasformata in lavoro utile sfruttando le differenze di temperatura tra l'acqua dei mare a diverse profondità, tra l'acqua e l'aria, tra il suolo e l'aria, tra l'acqua e il suolo e così via: impianti di tal tipo sono però di realizzazione difficile e molto costosa ed avrebbero un basso rendimento.




fonte:https://it.wikipedia.org/wiki/Moto_perpetuo

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