lunedì 15 giugno 2020

STEP#24- CONCLUSIONE

Riflessione Finale
L'entropia, beh che dire è stata un'avventura.
Un termine di cui forse tutti sentiamo parlare ma di cui nessuno ne conosce la reale conoscenza e ciò che può rappresentare, un po' come la fisica quantistica.
"Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so." Questa famosa frase di S.Agostino si applica a parer mio molto bene al concetto di entropia.
In questi mesi in cui ho lavorata al blog, ho cercato di dare diverse interpretazioni dell'entropia, spaziando dall'arte e il cinema fino alla filosofia e alla poesia, parlando di etica e di origine dell'universo fino a trattare della morte di esso e della vita di ogni essere umano e di ogni forma vivente.
Le applicazioni dell'entropia sono infinite partendo dalle materie più prettamente scientifiche come fisica, matematica, o in ambito ingegneristico ovviamente in cui l'entropia ha un significato ben preciso che però varia da materia a materia.
La cosa interessante a parer mio che mi ha sorpreso è di come possa essere tutto collegato, di come un semplice principio della termodinamica potesse avere innumerevoli applicazioni non solo scientifiche ma filosofiche, letterarie, artistiche.
Oltre alle innumerevoli riflessioni che ti pone di fronte l'entropia come: quale sia il senso della vita e se sia proprio il fatto che ci sia una fine  inevitabile, a dare un  senso ad essa, e di come comportarsi di conseguenza perciò la nostra etica. Cosa fare essendo a conoscenza dell'unidirezionalità della freccia del tempo, dell'irreversibilità di certi istanti passati, come poter vivere e assaporare al meglio la nostra esistenza?
Queste e molte altre domande mi sono state  suscitate da questo termine in questi lunghi mesi.
L'aspetto importante forse non è nemmeno le diverse riflessioni su questo termine ma il rendersi conto del fatto che non ci sia un conflitto tra materie umanistiche e scientifiche, essi non sono due mondi separati, ma sono fratelli.
Unire questi due mondi potrebbe aiutare l'uomo a conoscere più profondamente se stesso e ciò che lo circonda. Nel nostro caso: l’ingegneria è tra le professioni numericamente più diffuse e ha effetti su tutti noi in diverse aree della nostra vita; la valutazione di un ingegnere progettista, a differenza dell’abilità di un chirurgo, può influenzare, in una sola volta, la vita di centinaia di persone.
A fronte di un ruolo così importante, l’etica ed in particolare il senso di responsabilità sono qualità inscindibili con l’attività professionale ed in particolare con quella dell’ingegnere.

Come disse Italo Calvino «L’atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono: entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e d’invenzione».








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