mercoledì 15 aprile 2020

STEP#04 LA MITOLOGIA

Il Caos nelle mitologie

Mitologia Greca
In principio era il Caos, cioè un miscuglio universale e disordinato della materia, una forma indefinibile e indescrivibile che racchiudeva cielo, mare e terra. Il Caos era comunque una divinità capace di generare, e la maggior parte dei figli del Caos furono divinità enigmatiche, cieche e capricciose. Ne nacquero anzitutto il Destino o Fato, divinità ora benigna ora ostile, potentissima e inesorabile, a cui tutte le divinità erano sottomesse e a cui tutti dovevano obbedire. Niente poteva cambiare i suoi decreti. Dal Caos nacquero altre divinità: l'Erebo, una specie di abisso senza fondo fatto di tenebre; la Notte, anche essa buia e misteriosa che portava agli uomini buoni consigli e donava il riposo; le tre sorelle fatali, le Mòire o Parche, ministre principali del Destino, figlie della Notte e dell'Erebo; la Discordia, testarda; la triste Vecchiaia. Più tardi nacquero divinità più clementi: la Concordia, L'Amore o Eros, il Giorno e finalmente Urano, cioè il Cielo e Gea, la Terra. Così grazie all'Amore, la Notte e il Giorno, alla Concordia e Discordia, Cielo e Terra incominciò a delinearsi il Cosmo, l'Universo, lasciando così la situazione di Caos per l'ordine.





La Creazione o Magnum Chaos è una tarsia databile 1523, realizzata da Giovan Francesco Capoferri per il coro della basilica di Santa Maria Maggiore.












Mitologia Egizia
Per gli Egizi, il Caos, come concetto astratto, era il determinismo associato al caso, prima della creazione del mondo e risulta dal concorso di più teorie intrecciate e provenienti da epoche diverse e da località differenti.
Secondo la cosmogonia eliopolitana, dal Caos esistente nacque successivamente il Cosmo, inteso come Maat unica forza positiva in grado di contrastarlo nella sua casualità indifferenziata e nella sua causalità di distruzione. Questo equilibrio era molto delicato e l'antico popolo della valle del Nilo viveva nel terrore che la forza negativa Isfet, contrapposta a Maat come manifestazione terrena del male, sopraffacesse quella positiva dando così origine alla distruzione del mondo. 
Questa perenne lotta, era rappresentata da Ra, il dio supremo e dal serpente Apopi. 
Ogni giorno il dio-sole Ra, portatore della luce e garante di Maat (la quale impersonava l'ordine cosmico) con l'aiuto della Luce, vinceva l'oscuro Caos, simboleggiato dal serpente nero e rigenerava il mondo.
 Apopi era il più grande nemico di Ra; un suo epiteto era appunto "Nemico di Ra", oltre a "Signore del Caos", in quanto incarnazione di tutto ciò che è male.






Atum-Ra, nella forma del Grande gatto di Eliopoli, chiamato "Gatto dal quale non vi è scampo", uccide Apopi sotto il sacro albero Ished.












Mitologia Cinese
Secondo la cosmogonia cinese in principio non esisteva nulla nell'universo tranne il vero caos. Tuttavia lo stesso caos si coagulò in un uovo cosmico per diciottomila anni. All'interno di esso i sublimi principi universali dello yin e dello yang si bilanciarono perfettamente e da quell'equilibrio perfetto emerse Pangu. Esso viene raffigurato come un essere gigantesco e primitivo, villoso e dotato di grandi corna e vestito di pelli.
Pangu espresse la volontà di creare tutte le cose e prese una pesante ascia e distrusse con un fendente il gigantesco uovo cosmico, creando così la Terra (lo Yin) ed il cielo (lo Yang). Per tenerli separati Pangu si mise tra loro e spinse il cielo verso l'alto, questo processo di separazione durò altri diciottomila anni, così che ogni giorno la terra diventava sempre più bassa ed il cielo andava sempre più verso l'alto, mentre Pangu cresceva in proporzione. In differenti versioni della leggenda Pangu viene aiutato nella separazione tra cielo e terra da quattro bestie mitiche: la tartaruga, il Qilin, la fenice e il dragone.
Trascorsi i diciottomila anni, Pangu si adoperò per terminare il resto della creazione, il suo respiro divenne il vento, la sua voce divenne il tuono, il suo occhio sinistro divenne il sole e quello destro la luna, mentre il resto del suo corpo divennero le montagne e tutta la superficie terrestre.




Raffigurazione di Pangu nel Sancai Tuhui di Wang Qi, 1607, conservato presso l'Asian Library, università della British Columbia













fonti: http://mitologiagreca.blogspot.com/2007/06/il-caos.html
         https://it.wikipedia.org/wiki/Caos_(mitologia_egizia)
         https://it.wikipedia.org/wiki/Pangu
  

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